...lo sapevi che?
Il genere Anisakis comprende alcune specie di parassiti che popolano abitualmente l'apparato digerente di certi pesci, molluschi e mammiferi marini.
Gli Anisakis sono nematodi patogeni per l'uomo, responsabili d'infezioni note come "anisakidosi" o "anisakiasi": le malattie veicolate da Anisakis vengono contratte dopo l'ingestione di pesce crudo
Gli Anisakis sono organismi cosiddetti "proctodeati", ovvero dotati di bocca per l'assunzione di cibo e di ano per l'emissione di feci.
Infezioni da Anisakis
Le anisakiasi sono zoonosi emergenti, a causa della rapida diffusione di nematodi Anisakis: l'assunzione di pesce crudo o poco cotto contaminato da larve di Anisakis può scatenare un'infezione gastrointestinale. La specie più coinvolta nelle anisakiasi è Anisakis simplex.
SINTOMI
Dopo poche ore dall'ingestione di questi pesci contaminati, il malcapitato lamenta violenti dolori addominali, nausea e vomito. In alcuni casi, le larve di Anisakis giungono a livello intestinale: in simili frangenti, dopo un paio di settimane dall'infezione, l'organismo può rispondere con una grave risposta granulomatosa eosinofila, causando sintomi che mimano la sindrome di Crohn.
Fortunatamente, nella maggioranza dei casi diagnosticati, la cura per l'allontanamento del parassita risulta piuttosto semplice.
Come evitare l'anisakis
Una circolare del ministero di sanità del 1992, ancora in vigore, obbliga chi somministra pesce crudo o in salamoia (il limone e l'aceto non hanno alcun effetto sul parassita) ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento preventivo il pesce fresco da somministrare crudo. Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura, oppure dopo 96 ore a -15° C, 60 ore a -20° C, 12 ore a –30° C, 9 ore a -40° C.
I pericoli maggiori provengono dai ristoranti e dal consumo casalingo. Purtroppo non tutti i ristoranti seguono queste indicazioni, poiché i casi sono in aumento e la causa è spesso da imputare ad alici marinate, evidentemente non sottoposte a congelamento preventivo.
Se pensate che il rischio anisakis sia molto basso e gli allarmismi siano eccessivi, sappiate che ogni settimana vengono ritirate dal mercato partite di pesce infestato dal parassita, e stiamo parlando di pesce fresco italiano e di provenienza estera.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/benessere/anisakis.html
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/benessere/anisakis.html
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/benessere/anisakis.html
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/benessere/anisakis.html
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/benessere/anisakis.html